martedì 22 gennaio 2013

Il tifo violento 

Nella società contemporanea lo sport, oltre a produrre spettacolo con azioni sportive esaltanti, manifesta violenza ed aggressività.
Oggi é da prendere in considerazione la violenza negli stadi sempre più in crescita, basti pensare alla strage di Bruxelles del giugno 1985: 38 morti e oltre 400 feriti.


Quali sono le cause che determinano questi continui conflitti sugli spalti? 

-Condizionamenti.Le persone che assistono a uno sport aggressivo tendono a diventare a loro volta aggressive; in questo modo la sequenza di eventi tende a perpetuarsi per forza propria: i tifosi si sentono aggressivi, vedono o sentono aggressione e quindi agiscono aggressivamente.

-Ricerca di identità. Il personaggio del tifoso, può essere il punto di approdo di una disperata ricerca di identità di un ragazzo che non é riuscito a trovare altri modi di esprimersi; allora il tifoso rappresenta un modello di eroe, con un suo caratteristico abbigliamento, con i suoi slogan, con le sue dimostrazioni di virilità e di coraggio.

-Effetto protagonistico. Ufficializzando l'immagine del tifoso forte, duro, passionale, temuto, solidale, ha un "effetto pubblicitario" affascinante che attira tanti giovani influenzabili.

-Ricerca di eccitazione. La caratteristica del tifo, dei cosiddetti "ultras", diventa la ricerca della tensione emotiva, piuttosto che la riduzione. Infatti é evidente che niente di meglio delle eccitazioni provocate dalle situazioni antagonistiche, aleatorie e coinvolgenti della partita, può offrire a molte persone l'occasione di potersi dare alla disinibita emozione eccitatoria.

-Bisogno di sfogo. Un altra teoria attribuirebbe al tifoso il bisogno di uno sfogo di emozioni, possibile grazie all'identificazione con gli atleti e mediante un conflitto simbolico o ritualizzato coi tifosi avversari. Quando questa forma di elaborazione dei vissuti aggressivi risulta inadeguata alla pressione istintiva, allora si avrebbe il passaggio all'atto vandalico; lo sport in questo caso consentirebbe un'occasione di sfogo dell' eccesso di carica aggressiva accumulati nella realtà lavorativa o familiare: frustrazioni quotidiane represse.

-Condizionamenti sociali: secondo un'altra teoria il tifoso sarebbe la conseguenza degenerativa di una società che evidenzia, esalta e premia solo colui che vince o che ottiene successo, a prescindere dai mezzi impiegati per raggiungerlo, adottando il principio discutibile secondo cui " il fine giustifica i mezzi ".

-L'essenza dello sport agonistico. Alcuni autori ritengono lo sport direttamente responsabile della violenza, in pratica secondo questi sarebbe meglio eliminare lo sport perché non può esistere sport agonistico senza violenza.































Nessun commento:

Posta un commento